In viaggio per l’Umbria Orvieto e Dintorni e il Ternano
Orvieto e Dintorni
Nel nostro viaggio alla scoperta delle eccellenze umbre, ci siamo imbattuti ne Il Palazzone, azienda agricola che colpisce per la scelta di produrre una particolare etichetta, Musco, in assenza di elettricità, eh sì, avete capito bene, come 100 anni fa; oltre a questo, c’è l’imbarazzo della scelta tra Trebbiano, Viognier, Procanico, Grechetto, Pinot Grigio, Sangiovese e ancora altri.
Ultima cantina dell’orvietano che vorrei nominare è quella di Jacopo Battista, Ajola, particolarmente indicata se siete amanti intransigenti dei vini naturali. È sorta non molto tempo fa a Sugana, fra il lago di Bolsena e Orvieto, ma ci ha messo poco a farsi notare per il lavoro che sta portando avanti con perizia e rispetto del territorio. Non sappiamo se per scelta o necessità imposta da allevamento promiscuo, fatto sta che gli uvaggi delle tante etichette prodotte rimangono un segreto in quanto tutti i vini vengono presentati semplicemente come assemblaggi di varietà locali.
NEL TERNANO
Immancabile una sosta da Stefano de La Palazzola, cantina dedita tra le varie cose, alla spumantizzazione e all’allevamento di vitigni insoliti da queste parti. Se siete appassionati di vino non lesinate domande a Stefano, è davvero molto preparato in materia. Agli amanti delle bollicine consiglio di provare il suo Riesling metodo classico – ancestrale come lo chiama lui, una vera chicca. Se invece siete tra quelli alla costante ricerca dell’improbabile abbinamento perfetto non lasciatevi sfuggire il suo Extra Dry vicino un’ostrica. Non aggiungo altro.
Non finisce qui, perchè ci sono altre due belle aziende da visitare: Leonardo Bussoletti, il cui ciliegiolo di Narni è per me un vero punto di riferimento della categoria – che tra parentesi non è assolutamente da valutare come spesso accade, come varietà da taglio, anzi. Provar per credere. Finiamo con Annesanti, cantina avviata nel 2012 con lo scopo di produrre buon vino promuovendo l’identità culturale del territorio della Valnerina. La filosofia alla base produttiva consiste nel promuovere l’attività vitivinicola in sintonia con quel delicato equilibrio tra flora e fauna. Da segnalare l’uso di anfore in vinificazione per 3 etichette, Colle Fregiara da uve Trebbiano, Piano della Torre da Pinot Nero e Sangiovese e Acqua della Serpa da assemblaggio di varietà locali.
Autore: Michela Montanaro
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